IL RISVEGLIO DEL CADUCEO DORMIENTE: la vera genesi dell'Homo sapiens

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VIDEO SINOSSI DELL'UOMO KOSMICO

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LA NUOVA CONOSCENZA

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GdM

sabato 8 settembre 2012

SONDA VOYAGER AI CONFINI DEL DEL NOSTRO SISTEMA SOLARE


    Di Matteo Zavattaro                               


La sonda VOYAGER ha raggiunto in confini del Sistema Solare , lanciata nel 1977 conteneva un messaggio inciso in un disco per eventuali extraterrestri, oltre ad una placca contenente alcune informazioni sull'umanità ( come quella del pioneer 10 ). Suoni immagini e varie informazioni.






Questo evento ricorda la voglia di allora di sapere se l'uomo è solo nell'universo, se esistono altre forme di vita, se queste forme di vita sono più avanti di noi...


« Questo è un regalo di un piccolo e distante pianeta, un frammento dei nostri suoni, della nostra scienza, delle nostre immagini, della nostra musica, dei nostri pensieri e sentimenti. Stiamo cercando di sopravvivere ai nostri tempi, ma potremmo farlo nei vostri. »

(Jimmy Carter, Presidente degli Stati Uniti d'America)

Con questa frase il presidente degli Stati Uniti lancia il suo messaggio verso le profondità astrali, in realtà è un messaggio posto a tutta l'umanità, un messaggio esistenziale che ripropone il tema della nostra presenza qui.

Torniamo al clima dell'epoca
Al tempo vi furono alcune polemiche: qualcuno infatti si chiese se era il caso di fornire informazioni su di noi, dato che non si poteva sapere, ovviamente, se questi eventuali "alieni" (nel caso fossero esistiti e avessero incontrato la sonda, si disse ) avessero avuto intenzioni amichevoli od ostili.
Guardare allo spazio e pensare allo spazio era una condizione che attraeva molto la gente, i dibattiti, dai più semplici ai più complessi erano frequenti e si spendeva molto in questa direzione.
Anche una parte della musica, negli anni più o meno intorno a quel periodo, era stimolata  da questa ottica: "oxigene " di jean michael Jarre faceva vibrare le menti in una dimensione cosmica...


 (placca sonda pioneer )

Concentrarsi sull'uomo e sulle sue potenzialità, sia come singolo, che come umanità, era un fatto che permeava e stimolava molte persone.





     Oggi ritorna l'eco di quegli anni, con la notizia che riappare sugli schermi dei nostri computer e che riporto sotto, anni mai finiti e anni sempre davanti all'uomo .
                                                                                                                             M.Z
da yahoo.it
"
Nate per lo studio dei giganti gassosi come Giove e Saturno, la partenza delle due sonde era stata programmata per sfruttare il raro allineamento planetario verificatosi a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta. Una disposizione astronomica vantaggiosa, capace di ridurre il carburante necessario a raggiungere le mete in programma e in minor tempo. Destinazioni centrate in pieno. Voyager 1, pur lanciata dopo la gemella, ma su una traiettoria più breve e veloce, visitò Giove nel marzo del 1979 e quindi nel novembre del 1980 Saturno, seguita poi dalla Voyager 2, la quale a sua volta si sarebbe spinta poi fino a Urano e Nettuno.

Grazie alle navicelle gli scienziati avrebbero potuto conoscere le facce dei giganti gassosi, delle loro lune e degli anelli di Saturno e mettere nel cassetto anche un insolito ritratto di famiglia: un'immagine ricostruita grazie agli scatti della Voyager 1 che mostra Giove, Terra, Venere, Saturno, Urano e Nettuno in posa. Dopo gli incontri con i pianeti e le loro lune, le sonde avrebbero continuato a spingersi ai confini del Sistema solare, tanto che gli ultimi dati provenienti dalla Voyager 1 la darebbero sul punto di tuffarsi nello Spazio interstellare, a circa 18 miliardi di chilometri dal Sole. Un viaggio che la vede portare con sé, oltre al bottino di scoperte scientifiche, il famoso disco placcato d'oro.
Ma cosa c'è impresso di preciso? Be', se qualcuno dovesse mai averlo tra le mani e riuscisse a estrapolarne i contenuti (scelti da una gruppo capitanato da Carl Sagan), avrebbe di fronte a sé una carrellata di immagini (da quelle dei pianeti, alla struttura del dna, al diagramma di un feto) e di contenuti sonori (Bach come Beethoven, o i suoni di vulcani e terremoti), insieme ai nostri saluti, pronunciati in una cinquantina di lingue diverse "





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