IL RISVEGLIO DEL CADUCEO DORMIENTE: la vera genesi dell'Homo sapiens

IL RISVEGLIO DEL CADUCEO DORMIENTE: la vera genesi dell'Homo sapiens
VIDEO TRAILER

VIDEO SINOSSI DELL'UOMO KOSMICO

VIDEO SINOSSI DELL'UOMO KOSMICO
VIDEO SINOSSI DELL' UOMO KOSMICO
Con questo libro Marco La Rosa ha vinto il
PREMIO NAZIONALE CRONACHE DEL MISTERO
ALTIPIANI DI ARCINAZZO 2014
* MISTERI DELLA STORIA *

con il patrocinio di: • Associazione socio-culturale ITALIA MIA di Roma, • Regione Lazio, • Provincia di Roma, • Comune di Arcinazzo Romano, e in collaborazione con • Associazione Promedia • PerlawebTV, e con la partnership dei siti internet • www.luoghimisteriosi.it • www.ilpuntosulmistero.it

LA NUOVA CONOSCENZA

LA NUOVA CONOSCENZA

GdM

giovedì 30 maggio 2013

LA FUSIONE FREDDA & L'ENERGIA BUONA, PULITA ED ECONOMICA PER TUTTI (?)


La fusione nucleare fredda (o fusione a freddo), è un nome generico attribuito a presunte (?) reazioni di natura nucleare, che si produrrebbero a pressioni e a temperature molto minori di quelle necessarie per ottenere la fusione nucleare calda, per la quale sono invece necessarie temperature dell'ordine del milione di gradi Kelvin e densità del plasma molto elevate. Alcuni studiosi ritengono che il termine "fusione fredda" sia da sostituire con il termine “trasmutazione LENR (Low Energy Nuclear Reactions), in quanto tutti i fenomeni che si producono, appartengono alla famiglia delle reazioni nucleari a bassa energia e provocano  trasmutazioni di alcune specie atomiche in altre.
Dopo il clamore provocato nel 1989 dagli esperimenti di Martin Fleishmann eStanley Pons dell'Università diSalt Lake City nello Utah, poi ripetuti in diversi laboratori, sono seguiti degli studi teorici, tra i quali quelli di Giuliano Preparata, docente di Fisica Nucleare all'Università di Milano, che elaborò la sua "teoria coerente sulla fusione fredda". Nel maggio 2008 Yoshiaki Arata, uno dei padri della fusione nucleare calda  nipponica, insieme alla collega Yue-Chang Zhang, ha mostrato pubblicamente ad Osaka un reattore funzionante con pochi grammi di palladio. Se il successo di questo esperimento sia dovuto alla fusione fredda o piuttosto ad una forma ancora non conosciuta di sviluppo di energia, è oggetto di controversie.

...Come è stato ed è ovviamente, anche lE-Cat dellItaliano Andrea Rossi.

Indipendentemente dal reale funzionamento e dai principi fisici di applicazione, il concetto di poter produrre energia pulita, a basso costo e di durata illimitata, è sempre stato un sogno ecologista e ALTRUISTICO.

Osteggiato (più o meno apertamente) dalle corporazioni oligarchico-finanziarie, che con le loro multinazionali controllano leconomia mondiale,  Il concetto di poter fornire al mondo energia illimitata, a bassissimo costo ed a zero impatto ambientale, è contro i principi del profitto che comanda o meglio guida, per ora, il nostro pianeta.
Quindi la politica del boicottaggio, che fino ad oggi è stata perpetrata ai danni della "ricerca" in questo campo   e delle sue applicazioni, si può senza dubbio imputare al sistema malato che guida le economie mondiali. Ovviamente il loro scopo è quello di impadronirsi pure di questa, nei tempi e nei modi che decideranno.
Non dimentichiamo che lo sfruttamento a fini economici delle risorse energetiche della Terra, è in atto da molto molto tempo. Chi detiene il controllo dell'energia (sotto qualsiasi forma), detiene il controllo dello sviluppo nei suoi molteplici aspetti... ma controlla sopratutto gli uomini che per vivere acquistano energia, poichè non c'è la libertà di poterla avere come l'aria che si respira.

MLR



FUSIONE FREDDA, TEST INDIPENDENTI:
LHOT- CAT FUNZIONA E PRODUCE PIU ENERGIA DELLE FONTI TRADIZIONALI.

di Giovanni Tortoriello - 23 maggio 2013

Non sembrano ormai esserci più dubbi: nel mondo dellenergia è in atto una vera e propria rivoluzione incarnata da Andrea Rossi e dalla sua creatura, lE-Cat.



Lingegnere italiano è stato spesso al centro delle polemiche e bersaglio di dure critiche, accusato di poca trasparenza nel mostrare i risultati del suo lavoro. Agli scettici lingegner Rossi ha sempre risposto che il tempo e i fatti gli avrebbero dato ragione. E quel momento pare essere arrivato, lattesa è infatti finita: gli ormai celebri test di terze parti indipendenti sullHOT- Cat sono stati pubblicati. Come aveva preannunciato lingegner Rossi, i test sono positivi e confermano la bontà del suo lavoro.

In un unico documento di 29 pagine pubblicato il 16 maggio su arxiv.org e intitolato Indication of anomalous heat Energy production in a reactor device containing hydrogen loaded nickel powder":


 sono stati condensati i risultati di due test effettuati il primo a dicembre 2012 e il secondo a marzo 2013. I ricercatori che hanno firmato lo studio sono: Hanno Essen (fisico teorico, Royal Institute of Technology, Stoccolma), Evelyn Foschi (fisica esperta di radioprotezione, già Università di Bologna), Torbjörn Hartman (ingegnere senior presso lo Svedberg Laboratory, Uppsala), Bo Höistad (fisico delle particelle, professore allUniversità di Uppsala), Giuseppe Levi (fisico nucleare, Università di Bologna e associato dellIstituto Nazionale di Fisica Nucleare), Roland Pettersson (già professore di Chimica presso lUniversità di Uppsala), Lars Tegnér (professore al Dipartimento di Ingegneria Elettrica, Università di Uppsala). .

Il test di dicembre è durato 96 ore, mentre quello dello scorso marzo 116 e in entrambi i casi è stata rilevata una produzione anomala di calore. Il primo test è stato effettuato su un prototipo denominato E-Cat HT (HT sta per High Temperature) che è riuscito a produrre circa 160 KWh con un consumo di circa 35 kWh. Il COP (coeffiient of Performance) è stato di 5,6, una densità di potenza di circa 7 · 103 W/kg e una densità di energia termica di circa 6.8 · 105 Wh/kg.

Nel test di marzo, effettuato su un prototipo migliorato denominato E-Cat HT2, sono stati invece prodotti 62 Kwh con un consumo di circa 33 Kwh. Il COP registrato è stato di 2,9, la densità di potenza di circa 5.3 · 105 e la densità di energia termica di circa 6.1 · 107 Wh/kg

La differenza nei risultati tra i due test può essere dovuta alla volontà da parte delling. Rossi di tenere sotto controllo la temperatura per migliorare la stabilità della reazione. In ogni caso entrambi gli esperimenti hanno dimostrato che i reattori messi a disposizione dallingegner Rossi sono in grado di produrre un quantitativo di energia superiore rispetto a quello delle fonti tradizionali. Inoltre nelle conclusioni del documento si sottolinea che entrambi gli esperimenti, durati come abbiamo già ricordato ambedue circa 4-5 giorni, sono terminati per larresto volontario del reattore e non per lesaurimento del combustibile.

Gli studiosi specificano inoltre che il risultato del test di marzo deve considerarsi migliore rispetto a quello di dicembre perché i problemi riscontrati nel primo test sono stati risolti e non si sono più ripresentati nel secondo. Nel corso della prossima estate dovrebbero iniziare nuovi test della durata di circa 6 mesi per verificare le performances dellE-Cat HT2 nel lungo periodo e cercare di svelare lorigine del fenomeno termico finora osservato.

Per avere maggiori dettagli sui test la redazione di IBTimes Italia ha contattato Giuseppe Levi, fisico nucleare presso lUniversità di Bologna e uno dei firmatari dello studio. Da quanto si evince nellarticolo, siamo di fronte a una sorgente di energia non convenzionale- ha dichiarato il ricercatore.

Il Professor Levi ha lodato la trasparenza con la quale ling. Rossi ha permesso a lui e agli altri studiosi di effettuare i test: Abbiamo potuto operare nella più totale autonomia e libertà. Fin dallinizio era chiaro che avremmo potuto pubblicare i risultati qualunque fossero stati.

Sulla natura della reazione che permette allE-Cat di funzionare il Professor Levi ci ha ribadito che non si tratta di una reazione né propriamente chimica né propriamente nucleare: Esatto. Sicuramente non è di natura chimica. ha dichiarato Levi- Lassenza di radiazione ci fa dire che se è una fonte nucleare è comunque di natura nuova rispetto a quelle conosciute.

Per quanto concerne invece la produzione di energia i risultati emersi dal test sono impressionanti e il Professor Levi ha sottolineato: Questi dati sono contenuti nella pubblicazione. Ponendosi nel caso più conservativo si hanno densità di energia dieci volte maggiori a quelle convenzionali. Ma questa è sicuramente una estrema sottovalutazione. Nel testo sono pubblicati valori che sono probabilmente più realistici.

Infine, a nostra precisa domanda, se ritiene che lE-Cat possa rivoluzionare il monda dellenergia, il professor Levi ha risposto con un lapidario Si, senza dubbio.

Fonte: International Business Times

Da: NEXUS NEW TIME


wikipedia

  

domenica 26 maggio 2013

IL NEODARWINISMO E LE “TRADUZIONI BIBLICHE” DI MAURO BIGLINO


QUELLO CHE LEGGERETE PROSEGUENDO, E’ UN’IPOTESI  (DAL GRECO “Hipothesis : HIPO, “SOTTO” E THESIS, “POSIZIONE”).  E’ LA PREMESSA SOTTESA AD UN RAGIONAMENTO O AD UNA DIMOSTRAZIONE.

NELL’USO COMUNE, UN’IPOTESI E’ UN’IDEA “PROVVISORIA” IL CUI VALORE DEVE ESSERE ACCERTATO. PERCIO’ I RICERCATORI SONO COSTRETTI AD UNO “SFORZO”, AD UN IMPEGNO SPECIFICO, PER CONFERMARLA OPPURE PER NEGARLA.

A TAL PROPOSITO CITO: “Un’ipotesi è una frase la cui verità è momentaneamente presunta, il cui significato è oltre ogni dubbio”
(Albert Einstein)

TUTTO CIO’ PREMESSO, HO SOTTOPOSTO TALE IPOTESI AL DOTT. MAURO BIGLINO, http://www.maurobiglino.it/  VERO ISPIRATORE DI ESSA.  STUDIOSO DI STORIA DELLE RELIGIONI, TRADUTTORE DI EBRAICO ANTICO, SCRITTORE.
 HO IL PRIVILEGIO DI POTERLA PRESENTARE CON LA SUA SPECIFICA INTRODUZIONE:

“Ritengo che, col passare degli anni e con l'acquisizione di una sempre
maggiore libertà di pensiero e di apertura mentale, le varie discipline si
apriranno necessariamente a ipotesi che fino ad ora venivano scartate in
modo aprioristico. Purtroppo certa scienza aveva assunto le caratteristiche
tipiche di una religione: affermazione dogmatica dei concetti che paiono
acquisiti, rifiuto del nuovo che viene definito inaccettabile per principio.
Ora si affacciano sul palcoscenico menti aperte, eraclitee, disponibili a
valutare ciò che prima veniva cestinato ma che, ad un esame sereno, si
dimostra invece capace di aprire nuove linee di indagine.
Testi antichi e moderne conoscenze stanno svelando parallelismi inattesi e
utili per ipotizzare risposte e spiegazioni che la conoscenza tradizionale
non è stata fino ad ora in grado di fornire”.

Mauro Biglino   
                

 IL NEODARWINISMO E LE “TRADUZIONI BIBLICHE” DI MAURO BIGLINO

di: Marco La Rosa

…Cosi ,  ho pensato di intitolare il post che da tempo mi gira per la testa.

E’ come un tarlo, non riesco a levarmelo dalla mente. Nei  libri di Mauro Biglino: “ Il Dio Alieno della Bibbia [2011]; Il libro che cambierà per sempre le nostre idee sulla Bibbia [2012] ma soprattutto in “Non c’è creazione nella Bibbia [2012]”, ho condiviso in pieno con l’autore,  la “chiave” d’ interpretazione che ricollega indubbiamente  il genere umano,  ad un operazione di Ingegneria genetica (tecnologia del DNA ricombinante) ante litteram.
Questa nuova “interpretazione” mi fa supporre, come in un’indagine basata su indizi plausibili lasciati qua e là, che l’evoluzione scientifica del neodarwinismo abbia bisogno di un appiglio un po’ fantasioso per completare il mosaico.

Sono perfettamente cosciente che “fantasioso” non può rientrare nei canoni della scienza ufficiale, ma come dice Mauro,  “facciamo finta che” questo cordone ombelicale esista. Quindi proviamo a seguirlo, vediamo se può sostenere un filo logico.

Pietro Buffa, biologo molecolare specializzato in Bioinformatica, svolge attività di ricerca in genomica umana. Scrive a proposito del “neodarwinismo” : “Cosa rimane oggi della teoria dell’evoluzione elaborata da Darwin nel 1859? Quali sono le attuali prospettive di ricerca sull’evoluzione della specie?” (Scienza e Conoscenza n. 32 Maggio 2013): … “Continue verifiche ed indagini scientifiche sempre più rigorose, hanno negli anni aiutato il darwinismo classico ad evolversi ed a superare molteplici contrasti che affliggevano specifici punti della famosa teoria. Il supporto di aree di studio come: la genomica, la biologia molecolare, la bioinformatica, la paleoantropologia, hanno ancora oggi un ruolo determinante nell’arricchire l’evoluzionismo di nuove conoscenze, spingendo gli studiosi del settore verso nuove direzioni . La teoria di Darwin ha quindi lentamente lasciato il posto ad un programma di ricerca multidisciplinare, generalmente noto con il nome di neodarwinismo, con lo scopo di allargare la visione del problema, dargli l’ufficialità che merita e rivestirlo di una ormai necessaria base matematico-predittiva.
La più comune critica che, ancora oggi, viene fatta alla teoria bio-evoluzionistica è certamente paleontologica, dovuta alla non accuratezza della documentazione fossile a causa di uno scarso ritrovamento dei cosiddetti "anelli mancanti" che completerebbero le linee evolutive delle forme oggi viventi. Se tutti gli esseri viventi discendono da antenati comuni, come spiegava Darwin, attraverso l'instaurarsi di una successione di cambiamenti graduali volti ad un adattamento ambientale, si dovrebbero trovare milioni di "forme intermedie", intrappolate negli strati geologici. Ciò non è avvenuto come ci si aspettava e lo stesso Darwin era consapevole di questo punto debole quando, all'interno del suo trattato, scriveva le seguenti parole: "la geologia certamente non ci ha ancora rivelato questa catena graduale ed è questa la più facile ed insieme grave obbiezione che possa farsi alla mia teoria". Il darwinismo classico ci ha, infatti, sempre proposto un'evoluzione graduale delle specie viventi (gradualismo filetico), ma questa iniziale visione del processo evolutivo, insieme al vecchio concetto di "anello mancante" che si portava dietro, è stata da anni superata dalla ricerca accademica e sopravvive oggi esclusivamente nel dibattito parascientifico, nella cultura popolare e nelle critiche antievoluzionistiche da parte dei non addetti ai lavori. La documentazione fossile mostra che le specie viventi tendono a conservare le loro caratteristiche quasi inalterate per lunghissimi periodi di tempo (stasi), per poi cambiare improvvisamente, sotto la pressione di opportuni "motori di evoluzione" che operano insieme alla selezione naturale evidenziata da Darwin. I cambiamenti che portano alla formazione di nuove specie sono generalmente rapidi ed incisivi e le forme intermedie destinate ad una vita relativamente breve, per tal motivo, difficilmente ritrovabili nella documentazione fossile. Molte di queste evidenze fanno ormai parte del neodarwinismo e si contrappongono a quelle originariamente proposte da Darwin, a favore del fatto che l'evoluzione segua un andamento conforme agli equilibri punteggiati, modello sviluppato nel 1972 dai paleontologi Stephen J. Gould e Niles Eldredge.

E’ il passo relativo a questi non ben “definiti” balzi evolutivi, che non riesco a digerire del tutto.
Sarà sicuramente la mia limitata foma-mentis, ma non riesco proprio ad assimilarli.

Leggiamo un altro passo dello scritto di Buffa: “La straordinaria rapidità che certi cambiamenti possono aver avuto anche nella nostra storia evolutiva è oggi oggetto di numerose indagini incrociate che riguardano, non soltanto i dati paleontologici in nostro possesso, ma anche quelli bio-molecolari. Il cervello, ovvero l’organo che più di tutti ci contraddistingue da ogni altra specie vivente ne è certamente uno esempio. La dimensione del cervello, nonché la sua sofisticazione, sono andati progressivamente aumentando con gli australopitecini fino alla nostra specie: 440 cc in Australopithecus africanus, 640 cc in Homo habilis, 940 cc in Homo erectus, 1230 cc in Homo sapiens. I ricercatori dell’Howard Hughes Medical Institute di Chicago hanno, nel 2004, pubblicato i risultati di uno studio che afferma come la straordinaria evoluzione che il cervello umano ha subito, sia il risultato di un "evento speciale" . Non si tratta di un miglioramento di ciò che c'era prima, bensì di una svolta radicale nella biologia umana la cui causa va ricercata all’interno del nostro DNA. La formazione del cervello è guidata nell’uomo dall’espressione di diversi geni, ma c’è una piccola sequenza di appena 118 basi, all’interno del cromosoma 20, che oggi sappiamo giocare un ruolo determinante durante lo sviluppo embrionale, producendo una massiccia migrazione neuronale, indispensabile alla formazione di un cervello veramente umano. Comparando questa regione con la medesima regione ritrovata anche nei primati non umani, i biologi si accorsero, nel 2005, di avere di fronte uno dei siti genomici in cui avvenne forse il più elevato tasso di cambiamenti molecolari (mutazioni) mai riscontrati nell’uomo. Nelle scimmie, la stessa regione si mostra povera di cambiamenti se confrontata con quella dei più vecchi vertebrati, a dimostrazione del fatto che la massiccia quantità di modificazioni, avvenne esclusivamente negli ominidi, attivando in tempi rapidi un importantissimo meccanismo molecolare che oggi sappiamo essere alla base dello sviluppo cerebrale. A questa piccola sequenza venne dato il nome di Human Accelerated Region 1 (HAR1) e fu catalogata come la prima di una serie di regioni genomiche specificatamente umane, nonché determinanti nel processo evolutivo di ominazione . Molti pilastri della storica teoria darwiniana sono ormai caduti, Darwin non sapeva neppure cosa fosse un gene e ignorava completamente i meccanismi alla base dell’ereditarietà, ma innegabilmente, quegli studi stanno conducendo i ricercatori verso nuove scoperte, sempre più vicine alla realtà del fenomeno. La teoria di Darwin era semplicemente ciò che doveva essere, una teoria, una complessa elaborazione di idee che si formano nella mente dell’uomo, dopo che questi ha attentamente e scrupolosamente osservato i fenomeni naturali ed i dati in suo possesso. Essa non è un dogma, qualche cosa di fisso ed immutabile valido una volta e per sempre, bensì uno strumento concettuale da sottoporre continuamente a verifica e credo sia questo sottile concetto di dinamismo a fare evolvere la scienza e con essa, il sapere umano”.

Evento speciale, svolta radicale da ricercare all’interno del nostro DNA.
Per me,  esattamente quello che secondo la Genesi biblica ed i testi sumeri,  avrebbero fatto gli Elohim-Anunnaki : “Ingegneria genetica”, ovvero  miscelazione di DNA e quindi modificazione di una specie in un’altra più evoluta e più utile ai loro scopi.

Da: Non c’è creazione nella Bibbia – Mauro Biglino 2012: “…l’intelligente, l’accorto (ENKI  uno dei capi supremi Annunaki -ndr) che conosce tutto ciò che è…che forma ogni cosa…fece apparire il Sigen ed i Sisgar [=la matrice o meglio le ovaie], ENKI stese il suo braccio verso esse e là crebbe un feto.
ENKI si rivolge poi a sua madre e le dice: …”alla creatura che tu avrai formato imponi la corvée degli dei. Dopo che avrai mescolato l’interno della fertile creta dell’abisso…
L’operazione consistette in una miscelazione vera e propria, esattamente come quella che stiamo evidenziando nel racconto biblico, e vi sono coinvolte le ovaie, cioè gli organi riproduttivi femminili. La finalità è dichiarata apertamente: bisognava formare un essere su cui si potesse caricare la corvée degli ANUNNAKI”.

Andiamo ancora più in profondità e vediamo che cosa è la sequenza HAR1, di cui parlavamo precedentemente.  Da: CHE COSA CI RENDE UMANI? – di Katherine S. Pollard (Le Scienze Agosto 2009):  “Il gene HAR1 (da "Human Accelerated Region 1"), è una sequenza di 118 basi nel DNA umano, scoperta nel 2004-2005, che si trova nel cromosoma 20.
Il gene HAR1 non codifica per alcuna proteina nota, ma per un nuovo tipo di RNA (simile al RNA messaggero). HAR1 è il primo esempio noto di sequenza codificante l'RNA dove si è avuta una selezione positiva. Il gene HAR1 viene espresso durante lo sviluppo embrionale e produce una migrazione neuronale indispensabile allo sviluppo di un cervello veramente umano. Alcuni sostengono che la sua velocissima evoluzione nell'essere umano (il pollo e lo scimpanzé differiscono per due basi, l'uomo e lo scimpanzé per 18 basi) contrasti con la teoria dell'evoluzione”.

Sarò fissato, ma a mio parere ne abbiamo abbastanza per riuscire a fare 2+2, ed iniziare almeno ad avere qualche sospetto fondato: ma chi ci ha messo le mani, l’ingegno e le provette ?
In questa sede non voglio dilungarmi eccessivamente ma (sempre facendo finta che…),  la grande capacità bioingegneristica degli Elohim, non si evince solamente da suddetto gene HAR1, ma piuttosto dalle simultanee modifiche effettuate sul patrimonio genico che controlla lo sviluppo e le funzionalità del sistema nervoso e correlati.  Alcuni esempi sempre dallo scritto di K.Pollard (le Scienze Agosto 2009):

Sequenza MAD1L1: “La sequenza MAD1L1 (nel cromosoma 7), nota anche come "Mad1" (oppure come HAR3, per il suo accelerato tasso di cambiamento rispetto al DNA delle scimmie) agisce su proteine che permettono una più ordinata divisione del fuso mitotico, permettendo un minor tasso di errori nella divisione cellulare, dunque una migliore efficienza delle mitosi e delle meiosi, minore quantità di cellule da mandare in apoptosi ed infine una maggiore durata della vita, con meno tumori e in migliore salute”.

Questa, molto probabilmente rimodificata in un secondo momento, come dai passi biblici che dicono chiaramente: “l’Adam da ora in poi non potrà vivere più di 120 anni”, contrariamente agli antichi patriarchi: Gen. 6-1,3 “Quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla terra e nacquero loro figli, i figli di Dio videro che le figlie degli uomini erano belle e ne presero per mogli quante ne vollero. Allora il Signore disse: “il mio spirito non resterà sempre nell’uomo, perché egli è carne e la sua vita sarà di centoventi anni”.

A rafforzare ulteriormente questa “fantasiosa” ipotesi, entra in gioco magicamente anche la teoria dell’EVA MITOCONDRIALE.

Per semplicità ed autorevolezza lo lascio spiegare al Prof. Luca Cavalli Sforza, genetista:
da: “Umani per caso, di Piergiorgio Odifreddi -21 dicembre 2007: “E discendiamo da un'unica madre...
"Tutti noi abbiamo nelle cellule dei mitocondri (organi addetti alla respirazione cellulare, costituiti da sacchette contenenti enzimi respiratori, ndr), che si trasmettono soltanto per via materna. Andando avanti, i mitocondri delle donne senza figlie si estinguono. Risalendo invece all'indietro, si arriva sempre a trovare quello che si chiama l'ultimo antenato comune: una donna da cui discendono tutti i mitocondri odierni, che è l'Eva africana. All'epoca c'erano molte altre donne, ma i loro mitocondri si sono estinti nel corso del tempo.”

I passi biblici tradotti letteralmente da Biglino, fanno intuire esattamente tutto questo, ed anche le tavolette sumeriche scritte in cuneiforme, riportano una storia identica.

da: “NON C’E’ CREAZIONE NELLA BIBBIA – MAURO BIGLINO – UNO EDITORI 2012: …“L’Epopea di Atrahasis o l’Epopea di Gilgamesh, ci raccontano che gli Anunnaki decisero di formare un essere che lavorasse al posto loro e per farlo usarono il TEEMA, una sostanza che veniva estratta dal loro corpo, e lo mescolarono con il TIIT dell ABZU. Il TEEMA indica l’essenza vitale, ciò che fa si che uno sia ciò che è. Usando il linguaggio biblico, diciamo che presero lo (tselem) degli Elohim e lo innestarono  sul TIIT (afar) della parte bassa della terra: l’emisfero Sud (vedi sopra: “Eva africana”), che può essere identificato con ciò che veniva chiamato appunto ABZU. Le tavolette sumere tradotte da Giovanni Pettinato recitano così: NINMAH prese in mano la pura argilla dalla cima dell’abisso e con essa modellò l’uomo.
Dalle stesse traduzioni ricaviamo che NINMAH  (definita anche Madre dei viventi, nella bibbia chawwah=EVA) fu assistita nella sua attività da altre femmine; risulta quindi che furono queste le cosiddette “Dee Madri” (Eva Africana ? – ndr) su cui poi si innestarono tanti culti che hanno caratterizzato gran parte della storia dell’umanità. Non erano dunque divinità, o non meglio definite entità telluriche, ma femmine in carne ed ossa che hanno partecipato a quell’insieme di interventi con i quali sarebbe stata prodotta l’umanità”.
…Abbiamo visto che il termine [afar] (e ora l’equivalente sumero TIT) viene tradotto come “argilla o creta”; ma indica anche “ciò che è con la vita, ciò che contiene la forma”. Gli autori ebraici che da questi testi sono dipendenti, hanno quindi reso questa parte del racconto con la parola [afar] che indica l’argilla, quella particolare formazione minerale che può contenere e mantenere la forma. Per inciso ricordiamo che ne “Il Dio alieno della Bibbia” abbiamo dedicato un capitolo intero ad esaminare la possibile coincidenza tra gli ebrei, semiti cioè figli di Shem, e i sumeri o shumeri, come sarebbe forse più corretto dire: in questo caso la dipendenza di una buona parte dei testi biblici dai racconti sumero-accadici avrebbe una motivazione forte. Ora siamo in grado di riassumere i passaggi che uniscono i due racconti biblici contenuti in GEN.1,27 e 2,7:
il TEEMA- [tselem] (DNA ?) degli ANUNNAKI-Elohim viene unito con il TIIT- [afar] (il DNA ominide?) disponibile sulla Terra (adamah) e si ottine cosi il LULU (miscelato)-adam (terrestre).

Non possiamo naturalmente pensare che la scienza prenda in considerazione tutto questo.
Mi fa comunque sorridere, il visualizzare questa analogia che a mio parere calza a pennello:

“un uomo in riva al mare,  vuole recuperare un oggetto pesante, adagiato sul fondale non tanto più in là. Sa che per farlo dovrà bagnarsi, ma nonostante tutto non lo vuole fare ed aspetta. Aspetta che sia il mare a restituire prima o poi, spontaneamente ciò che l’uomo desidera”.

Cosi vedo io la scienza ufficiale, oggi.

MARCO LA ROSA – 24 MAGGIO 2013.

Bibliografia:
Mauro Biglino: IL DIO ALIENO DELLA BIBBIA - Uno Editori - 2011
Mauro Biglino: IL LIBRO CHE CAMBIERA' PER SEMPRE LE NOSTRE IDEE SULLA BIBBIA - Uno Editori - 2012
Mauro Biglino: NON C'E' CREAZIONE NELLA BIBBIA - Uno Editori - 2012
Pietro Buffa: COSA RIMANE OGGI DELLA TEORIA DELL'EVOLUZIONE ELABORATA DA DARWIN NEL 1859? QUALI SONO LE ATTUALI PROSPETTIVE DI RICERCA SULL'EVOLUZIONE DELLA SPECIE? - Scienza e Conoscenza n. 32 Maggio 2012
Katherine S. Pollard: CHE COSA CI RENDE UMANI? - Le Scienze Agosto 2009
Piergiorgio Odifreddi: UMANI PER CASO - 2007 
La Bibbia di Gerusalemme: LA SACRA BIBBIA DELLA CEI- 1974 
Wikipedia enciclopedia libera

SE TI E' PIACIUTO QUESTO POST NON PUOI PERDERE:

LA VERA STORIA EVOLUTIVA DELL'UOMO E' COME CI HANNO SEMPRE RACCONTATO? OPPURE E' UNA STORIA COMPLETAMENTE DIVERSA?

"L'UOMO KOSMICO", TEORIA DI UN'EVOLUZIONE NON RICONOSCIUTA
DI MARCO LA ROSA
E' UN'EDIZIONE OMPHILABS
ACQUISTABILE DIRETTAMENTE DAL SITO OMPHILABS ED IN LIBRERIA



http://www.omphilabs.it/prod/L-UOMO-KOSMICO.htm

mercoledì 22 maggio 2013

REALTA' E RICERCA: ANDIAMO NELLA DIREZIONE GIUSTA?



NON E UN MISTERO, CHI MI / CI SEGUE DA TEMPO, CONOSCE BENISSIMO IL NOSTRO PENSIERO. HO SCRITTO DIVERSE VOLTE CONTESTANDO, NON IL PURO OGGETTO DELLA RICERCA, MA IL METODO UTILIZZATO PER OTTENERNE IL RISCONTRO, E ANCOR DI PIU I SISTEMI DI DIVULGAZIONE DI PRESUNTE-PROBABILI -. ANZI NO SCOPERTE.
HO DENUNCIATO PIU VOLTE, PROPAGANDE ALTISONANTI, ATTE A GIUSTIFICARE CONTINUI SPERPERI DI DENARO PUBBLICO, IN PALESE ASSENZA DI RISULTATI OGGETTIVI, ANCHE IN OTTICA FUTURA PROSSIMA E REMOTA.
MOLTI SI SONO INDIGNATI, ALTRI HANNO FATTO SPALLUCCE, ALTRI ANCORA MI HANNO INSULTATO E DERISO.
OGGI, PERSONE PIU QUALIFICATE ED AUTOREVOLI  DI ME DICONO LA STESSA COSA.

IO NEL FRATTEMPO AVREI VOLUTO RICREDERMI E CHIEDERE SCUSA, MA PURTROPPO DEVO ASPETTARE ANCORA.

Marco La Rosa


VI INVITO A LEGGERE UN ESTRATTO DELLINTERVISTA AL DOTT. AMIT GOSWAMI,
FISICO QUANTISTICO, HA INSEGNATO FISICA TEORETICA E NUCLEARE IN INDIA E IN USA, E AUTORE DI NUMEROSE PUBBLICAZIONI  DI CARATTERE SCIENTIFICO.





Dott. Goswami secondo lei, cosa stanno cercando di scoprire le più avanzate ricerche della fisica delle particelle, attualmente in corso al Cern di Ginevra e al Fermi Lab di Chigaco? Stanno forse cercando di risolvere le domande fondamentali sulla natura della realtà?

Amit Goswami: Beh, dipende dal punto di vista. Per i materialisti, i fisici e gli scienziati, la natura delle particelle elementari è importante. Ma, naturalmente, il verdetto finale non è ancora stato emesso, perché ci sono delle particelle che il modello tradizionale ha predetto, ma nessuno ha mai trovato. Quindi, posso capire perché si sta investendo tanto denaro pubblico su questi progetti. Quello che non mi piace è lesclusività di questi progetti. È evidente che potremmo anche non trovare mai queste particelle, perché non possiamo generare una quantità sufficiente di energia in nessun acceleratore costruito sulla Terra. Non dovremmo cominciare questi progetti senza prima disporre di una base teorica molto maggiore, di alcuni punti fermi condivisi dagli scienziati. Stiamo sperperando i nostri soldi senza potere avere risultati allaltezza degli investimenti. Questo è ciò che
avviene ormai da molti decenni. La fisica delle particelle elementari e quella delle energie elevate non stanno facendo passi in avanti, ma la società avrebbe bisogno di quei miliardi di dollari per altre ricerche o per soddisfare dei bisogni sociali. Questi progetti hanno costi esorbitanti. Ecco perché la gente li contesta. Le contestazioni non nascono però da oggi. Sono trenta o quaranta anni che lutilità di questi esperimenti viene messa in discussione. E non è mai stato difficile capire che molto probabilmente non troveremo le risposte finali che stiamo cercando in questo campo. Allora io mi chiedo: è davvero necessario tutto ciò, in questa fase della nostra evoluzione? Ci troviamo di fronte a una crisi economica di portata planetaria. Ora come ora, avremmo urgentemente bisogno di concentrarci su cose più vicine ai problemi delluomo, che sono numerosissimi: surriscaldamento globale, terrorismo, collasso economico, fallimento delle democrazie nel risolvere i problemi, assistenza sanitaria. Questi problemi vanno affrontati e richiedono ingenti spese. Per cui, lei vede bene come alla fin fine si tratta semplicemente di valutare le nostre priorità. Devo dire, in tutta franchezza, che io non sono favorevole a continuare questi sperperi di denaro pubblico.


(leggi lintervista completa su: Scienza e Conoscenza n. 32)




sabato 18 maggio 2013

CANCRO PROPAGANDA & BUSINESS

                                            ATTUALITA'  SCOMODE

LA RICCHEZZA, LA FAMA, IL POTERE, NON FANNO "CONSAPEVOLEZZA".
NON FANNO CONOSCENZA CHE PORTA A CAPIRE IL SENSO DELLA VITA.
IN QUESTO MONDO CIO' CHE CONTA NON E' LA QUALITA' MA LA QUANTITA'... E IN UN CIRCOLO VIZIOSO RITORNA TUTTO DENTRO IL PROFITTO.

LA NOTIZIA CHE LA BELLA ATTRICE AMERICANA ANGELINA JOLIE, SI SIA SOTTOPOSTA AD INTERVENTO CHIRURGICO "PREVENTIVO" DI MASTECTOMIA BILATERALE (ASPORTAZIONE CHIRURGICA DELLE MAMMELLE) E PIANIFICHI QUELLO DI ANNESSIECTOMIA BILATERALE (ASPORTAZIONE DI OVAIE E TUBE), POICHE' DOPO UNO SCREENING MEDICO, LE ERA STATO "IPOTIZZATO" UN ALTO RISCHIO DI CONTRAZIONE DI TUMORE, IN QUANTO GENETICAMENTE PREDISPOSTA, MI HA LASCIATO ESTERREFATTO E PERPLESSO.
SCAVANDO "NELLA NOTIZIA" OGGETTIVA, HO TROVATO STRANE ED INQUIETANTI IMPLICAZIONI MORALI E SOCIALI.
HO DECISO QUINDI DI RIVOLGERMI AD UNO DEI NOSTRI SCIENZIATI PIU' PREPARATI NEL CAMPO DELLO STUDIO SUL CANCRO E L'ONCOGENESI.
IL DOTT. ARMANDO VECCHIETTI http://www.cellulacancerosa.it/index.php/it/

MLR: DOTT. VECCHIETTI, in merito alla vicenda Jolie, a mio parere, ci troviamo di fronte ad una bieca propaganda mirata a fare business.

Ti chiedo il tuo parere di scienziato in campo oncologico per avvalorare 
oppure confutare i sospetti di "propaganda" atta a confondere, sviare, 
depistare, imbrogliare la gente per convincerla che le mutazioni dei geni BRCA1 
BRCA2 devono essere sistematicamente ricercate e se trovate, la cosa migliore è 
procedere alla terapia chirurgica preventiva.

Quindi sono convinto che, veicolare sotto l'ala della scienza ufficiale informazioni di 
questo tipo, facendo uso di testimonial-influecer, porta la società a NON 
VIVERE ma piuttosto ad istillare continue paure e fobie che portano 
all'autodistruzione.

Cosa ne pensi ?

A.V.Purtroppo sono in pieno accordo con le tue osservazioni. Siamo alla follia pura.
Stento a credere persino alla veridicità della notizia a meno che, pensando malignamente, il tutto non venga inquadrato in una squallida strategia di marketing. Non posso pensare che una donna stupenda come Angelina Jolie faccia “smontare” il proprio corpo alla stregua di una bambola rotta solo per paura e come  atto preventivo all’insorgenza di una futura patologia oncologica.
Ci manca solo che i dentisti facciano passare l’idea che togliersi preventivamente tutti i denti sostituendoli con una dentiera sia la cosa migliore per prevenire una carie. Sono quindi molto d’accordo sulla tua affermazione per cui l’utilizzo di questo modo di informare porta la società  a vivere continuamente nella paura.
Durante una vita normale e in salute non consumiamo farmaci e non abbiamo bisogno dei loro interventi, vogliono così intimorirci facendoci pensare che questa normalità e questa salute un giorno possono venire meno.
Forse, a livello chirurgico, si sta ripetendo la stessa strategia che le case farmaceutiche hanno già iniziato con i farmaci, ovvero farci sentire malati quando non lo siamo ancora.
Dobbiamo lottare contro questa aberrazione.
Un cordiale saluto

Dr. Vecchietti


MLR: Grazie Dott. Vecchietti, ti ringrazio per la tua chiarezza che non lascia dubbi di interpretazione.

VOGLIO CONCLUDERE INSERENDO L'ARTICOLO DI MARCELLO PAMIO, CHE A MIO AVVISO COMPLETA IN MODO "CIRCOLARE" IL SENSO DEL MIO/NOSTRO PENSIERO.
CHI SI SENTE DI CONDIVIDERLO PUO' CONTRIBUIRE QUINDI, COME MEGLIO CREDE, ALLA "LOTTA" SULLE ABERRAZIONI  MORALI, CIVILI E MATERIALI DELLA NOSTRA SOCIETA'.

Marco La Rosa


"Angelina Jolie e la follia propagandistica del mondialismo"

di: Marcello Pamio

La trentasettenne Angelina Jolie, attrice e infaticabile paladina dei diritti umani dei profughi sta facendo parlare di sé in tutto il mondo.
Non si tratta dell’uscita dell’ultimo film, ma quello che sta facendo scalpore sono state le sue dichiarazioni. Al quotidiano principe dell’establishment mondialista, il New York Times, ha dichiarato di essersi fatta togliere entrambi i seni, nella clinica privata Pink Lotus Breast Center (con la sede principale guarda caso a soli 5 miglia da Hollywood), per “prevenire” il cancro!

 In questi giorni, nella home page ufficiale del sito della clinica (immagine sopra) è casualmente apparsa l’attrice in splendida forma. Il ritorno economico per la clinica sarà inimmaginabile...
La Jolie, avrebbe effettuato la mastectomia per i suoi sei figli e soprattutto perché la mamma è morta di cancro alle ovaie nel 2007. Non voleva - giustamente - morire di cancro, soprattutto perché: “i medici mi hanno detto che ho il gene BRCA1 che mi dà l’87% di probabilità di avere il cancro al seno e il 50% quello alle ovaie”.
Il BRCA1 (Breast Cancer Type 1 susceptibility protein) è un gene per così dire oncosoppressore, in grado di codificare una proteina che impedisce alle cellule di crescere e dividersi troppo rapidamente o in modo incontrollato (1).  Una eventuale mutazione di questo specifico gene - impone dogmaticamente la visione ortodossa della scienza - farebbe perdere il controllo del ciclo cellulare, e questo originerebbe mutazioni e quindi tumori.  Stimano che circa il 14% dei tumori alla mammella, e il 10% dei tumori ovarici, siano causati da mutazioni a livello del gene BRCA1 e BRCA2 (2).
Studi effettuati su famiglie a rischio, dicono che le donne che possiedono mutazioni ereditarie a livello dei geni BRCA1 o BRCA2 (come la Jolie) rischiano di sviluppare un tumore alla mammella nell’87% dei casi, contro una probabilità del 10% dei non portatori di mutazioni.
Secondo il National Cancer Institute, le stime di rischio di vita sono le seguenti: circa il 12% delle donne nella popolazione generale svilupperà un cancro al seno durante la loro vita, contro il 60% delle donne che hanno ereditato una mutazione dannosa in BRCA1 o BRCA2 .
In altre parole, una donna che ha ereditato una mutazione in uno dei geni BRCA1 o BRCA2 ha 5 volte più probabilità di sviluppare il cancro al seno di una donna che non ha una tale mutazione. Questo studio non lascia spazio a molti dubbi...
Nel sito governativo PubMed, la libreria nazionale di medicina (U.S. National Library of Medicine) però ci sono altre pubblicazioni molto interessanti, come per esempio lo studio intitolato: “Familiarità del tumore al seno: rianalisi associate di dati individuali provenienti da 52 studi epidemiologici su 58.209 donne colpite da tumore al seno e 101.986 senza la patologia” (3).
I risultati in questo caso dicono che solamente il 12% delle donne con cancro al seno avevano un parente affetto, mentre l'1% ne aveva due o più.
La conclusione è che: 8 donne su 9 che sviluppano il cancro al seno NON hanno una madre colpita, la sorella e neppure una figlia. Nonostante le donne con parenti di primo grado con una storia di cancro al seno abbiano un maggior rischio di malattia, la maggior parte non svilupperà MAI il cancro al seno. Chiaro?
Nello studio non accennano ai geni BRCA1 e 2 (e forse proprio grazie al fatto che nessuno ha detto loro dei geni…), ma è certamente interessante sapere che la maggior parte delle donne NON svilupperà mai un cancro, anche se ce l’ha avuto la madre o un altro parente di primo grado!
Il mantra ufficiale però, portato avanti mediaticamente dalla propaganda più becera, dai testimonial come la Jolie, dagli opinion leader, dal vergognoso neuromarketing, è che noi dobbiamo temere, aver paura della nostra genetica, dei geni che ereditiamo dai genitori.
Sono o non sono loro che comandano tutto? No, non è così. La realtà, come sempre, è un’altra cosa! Questo viene spiegato dettagliatamente dall’epigenetica (epi = sopra, i geni), che sta dimostrando in maniera scientifica e inoppugnabile da molto tempo che l’uomo non è schiavo dei propri geni, ma semmai dei propri schemi mentali e/o comportamentali.
I geni, per semplicità, possono essere paragonati a degli invisibili interruttori che possono attivarsi o disattivarsi a seconda dei comandi, a seconda delle informazioni (epigenomiche) che arrivano loro. E’ l’ambiente interno ed esterno, il nostro stile di vita, la nostra alimentazione, i nostri pensieri e sentimenti che possono dare questi comandi.
Noi non nasciamo difettati(4), ma lo possiamo diventare.
In quest’ottica: quanto può influenzare la psiche di una persona, sapere che nel proprio patrimonio genetico ci sono geni difettosi? Geni che, secondo il terrorismo e la visione disumanizzante della medicina, potranno innescare patologie anche tumorali? Come potrà vivere una persona con la spada di Damocle appesa sopra la testa per anni, decenni? Spada che in qualsiasi momento della vita può cadere e uccidere?
La psico-somatica insegna che dalla psiche (anima-emozioni) si può passare al soma (corpo-fisico) e anche viceversa (somato-psichica), quindi pensare costantemente (collegandoci anche una emozione come paura di morire, ecc.) che si ha dentro qualcosa che non va, che si è difettosi, che si rischia il cancro, avrà come risultato la cristallizzazione e il potenziamento di questo pensiero. Il pensiero si sa è in grado di creare la materia, nel bene (effetto placebo) e anche nel male (effetto nocebo).
La strategia mondialista lavora proprio in questa direzione: instillare costantemente la PAURA tramite i media per farci vivere costantemente con una spada sopra la testa, e con un gene pronto a trasformarsi in un tumore maligno. Grazie alle teorie ortodosse, fasulle e fallimentari della genetica classica, ci stanno facendo credere che tutto dipende dal nostro patrimonio genetico: dall’impercettibile, ma non inviolabile per loro, DNA.
Stanno purtroppo per diventare realtà le visioni fantascientifiche veicolate dai film di Hollywood. Un esempio per tutti è “Gattaca: la porta dell’universo”.
Alla nascita del protagonista, grazie alla lettura del DNA, il medico può tranquillamente profetizzare: “Affezione neurologia, probabilità 60%; mania depressiva, probabilità 42%; sindrome ipercinetica, probabilità 89%; cardiopatia probabilità 99%. Soggetto a morte prematura: aspettativa di vita 30,2 anni”. Questo bambino, generato con un atto d’Amore, è destinato a morire presto e pieno di magagne, chissà come mai?!
Per il secondo figlio invece, i genitori optano che l’Amore non va bene, e si affidano alle cliniche specializzate nella nascita… Qui un genetista di colore descrive dettagliatamente ai genitori quello che la Scienza può fare prima del concepimento, con gli ovuli e spermatozoi. “Mi sono permesso - incalza il medico, con le bave alla bocca - di eliminare ogni affezione virtualmente pregiudizievole: calvizie precoce, miopia, predisposizione all’alcolismo e alle droghe, tendenza alla violenza, all’obesità”.
Il bambino deve partire “in posizione di vantaggio. Abbiamo già purtroppo molti difetti innati. Ricordate che questo bambino è la somma di voi due….del MEGLIO di voi due”.
Il meglio delle persone, si può anche chiamare “eugenetica” (il gene buono).
L’uomo in camice bianco si è sostituito a Dio, ed elimina con il bisturi genetico, tutti i difetti innati, tutti i geni malati, per creare una persona sana e perfetta, magari bionda con gli occhi azzurri…
Fantascienza? Purtroppo no. Follia? Certamente sì, ma molto lucida e diabolica.
Tornando al nostro Premio Oscar, la cosa ridicola è che oggi alla Jolie senza mammelle, la probabilità che le  venga un tumore, secondo i medici, è diventata del 5%. Quindi non ZERO, per tanto, paradossalmente avrà sempre il rischio di un tumore!
Spingendo questa perversa logica agli estremi limiti, ecco il triste risultato: le hanno detto di avere l’87% di probabilità di sviluppare un tumore al seno, e quindi ha tolto le mammelle; però le hanno anche detto di avere il 50% di probabilità di sviluppare un tumore alle ovaie, quindi tra non molto dovrà farsi pure una isterectomia totale. Rimane da sapere quante probabilità ha di sviluppare un tumore ai polmoni? O al cervello? Cosa farà in questi casi?
 Non si sta giudicando la scelta individuale e personale fatta da una persona consapevole (?) e soprattutto informata (?), qui si giudicano le pericolosissime dichiarazioni a mezzo stampa, di una delle più ricche, famose e ammirate attrici di Hollywood.
Ricordiamo sempre che la struttura massonica Hollywood, è la più potente casa di produzione filmica del mondo, il più grande creatore di sogni e desideri del pianeta.
Non si tratta di Michelina Rossi ma di Angelina Jolie; non lo ha confessato al prete, ma al quotidiano più letto del mondo.

La foto qui sopra ritrae la Jolie con addosso una maglietta dal disegno e scritta inequivocabili: il triangolo con dentro l’occhio onniveggente che sovrasta il pianeta Terra e sotto la scritta Illuminati, la potentissima congrega massonica che controlla di tutto, Hollywood incluso.
Angelina Jolie fa parte del Sistema, è finanziata e controllata dal Sistema, per cui qualche dubbio sorge spontaneo nella sua decisione di dire al mondo intero la sua coraggiosa e responsabile scelta.
Quante donne, per non dire quante adolescenti, emuleranno il percorso di coraggio e determinazione intrapreso dalla Jolie? Quante donne si faranno estirpare i seni, ovaie, utero e perché no, anche la tiroide, nella vana speranza di evitare un tumore? Tumore che poi magari verrà lo stesso…
In tale logica demenziale, dobbiamo riconoscere all’ex presidente statunitense George Bush junior (junior in tutti i sensi), l’intelligenza della sua proposta per risolvere il problema degli incendi dei boschi: “abbattere gli alberi, per abbattere gli incendi”.
Il discorso, anche in ambito medico, purtroppo, non fa una piega.

Note
[1] Genetics Home Reference, http://ghr.nlm.nih.gov/gene/BRCA1
[2] National Cancer Institute at the National Institutes of Health, http://www.cancer.gov/cancertopics/factsheet/Risk/BRCA
[3] “Familial breast cancer: collaborative reanalysis of individual data from 52 epidemiological studies including 58,209 women with breast cancer and 101,986 women without the disease”. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/11705483
[4] La medicina parla di una piccolissima percentuale di malattie per così dire genetiche, cioè ereditate dai genitori. Ma anche in questo caso bisognerebbe analizzare dettagliatamente e attentamente se è successo qualcosa prima del concepimento e soprattutto durante la gravidanza. Se sono stati assunti farmaci, droghe, vaccini, metalli pesanti, ecc. prima, durante e dopo la gravidanza...