IL RISVEGLIO DEL CADUCEO DORMIENTE: la vera genesi dell'Homo sapiens

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VIDEO SINOSSI DELL'UOMO KOSMICO

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Con questo libro Marco La Rosa ha vinto il
PREMIO NAZIONALE CRONACHE DEL MISTERO
ALTIPIANI DI ARCINAZZO 2014
* MISTERI DELLA STORIA *

con il patrocinio di: • Associazione socio-culturale ITALIA MIA di Roma, • Regione Lazio, • Provincia di Roma, • Comune di Arcinazzo Romano, e in collaborazione con • Associazione Promedia • PerlawebTV, e con la partnership dei siti internet • www.luoghimisteriosi.it • www.ilpuntosulmistero.it

LA NUOVA CONOSCENZA

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GdM

mercoledì 25 marzo 2015

ANTICHI ASTRONAUTI E CIVILTA' IMPROVVISE


Riadattamento e precisazioni di MARCO LA ROSA

Il parere degli archeologi tradizionali è pressoché unanime nello stabilire che la storia umana abbia avuto inizio in Mesopotamia, l'attuale Iraq, con la grande civiltà dei Sumeri. Tuttavia, nel sito archeologico di Al Ubaid sono stati ritrovati numerosi manufatti pre-sumeri che risalgono a oltre 7 mila anni fa, molti dei quali rappresentano enigmatici umanoidi con chiari lineamenti rettiliani. La cultura preistorica di Ubaid è fiorita in Mesopotamia tra il 4 mila e il 5 mila a.C.  e come  per i Sumeri, anche l'origine del popolo Ubaidiano è sconosciuta o meglio, possiamo dire che tale civiltà è “comparsa improvvisamente” dal nulla già completamente formata.  L'architettura avanzata espressa da questa civiltà comprendeva grandi case a forma di T, cortili aperti, strade lastricate,  i templi iniziarono a fare la loro comparsa, così come i grandi edifici monumentali come in Eridu, Ur e Uruk, i siti più importanti della civiltà sumera. Secondo quanto riportato dai testi antichi dei sumeri, Ur era considerata la prima città esistita sul nostro pianeta. Queste enigmatiche civiltà, come riportato anche su Ancient Origins, hanno prodotto manufatti misteriosi e di difficile interpretazione. Nel sito di  Al'Ubaid, come  in Ur e in Eridu, sono venute alla luce statuine inizialmente definite antropomorfe.  Il primo esploratore a scavare il sito di Al'Ubaid fu Harry Reginald Hal nel 1919, un piccolo tumulo di circa mezzo chilometro di diametro e con un altezza di circa due metri dal suolo. Lo scavo portò alla luce diverse figurine maschili e femminili in diverse posture e nella maggior parte dei casi l’abbigliamento delle stesse  pare rappresentare caschi  ed imbottiture sulle spalle, come i moderni astronauti.  Altre figurine reggono una sorta di scettro, forse un simbolo regale e di potere.


 Il fatto più curioso è che i lineamenti dei volti di queste figure  hanno sembianze rettiliane, con lunghe teste, occhi a mandorla e il naso molto simile a quello delle lucertole. Tra le statuine più strane ci sono alcune figurine femminili che reggono in braccio un lattante con le sembianze di una lucertola. Cosa o chi rappresentino esattamente  è da molti anni oggetto di numerose diatribe, ma resta il fatto che l’archeologia ufficiale a tutt’oggi non può dare nessuna spiegazione plausibile che resti nel campo “terrestre”. Queste rappresentazioni, qualsiasi cosa volessero descrivere, doveva essere  particolarmente importante per la cultura di Ubaid. Nel pantheon delle divinità sumere figura Enki, la divinità dei mestieri, del bene, dell'acqua, del mare, dei laghi, della sapienza e della creazione. Enki, in alcune rappresentazioni, appare come un essere metà uomo e metà serpente. Il significato del suo nome dovrebbe essere "signore della terra". Egli era il custode dei poteri divini chiamati Me, i doni della civilizzazione dei quali avrebbe beneficiato l'umanità. La sua immagine è un serpente attorcigliato, anche definito “caduceo”,  simile al successivo  Bastone di Asclepio. Secondo l'opinione di alcuni autori, non sorprende che il simbolo di Enki sia stato poi usato come simbolo della medicina, data la sua sconcertante somiglianza con la doppia elica del DNA. (leggi anche: IL RISVEGLIO DEL CADUCEO DORMIENTE, la vera genesi dell’Homo sapiens – Marco La Rosa – OmPhi Labs Edizioni 2015).



 Il termine Sumero è in realtà il nome dato agli antichi abitanti della Mesopotamia dai loro successori, il popolo semitico degli Accadi. I Sumeri, (o Shumeri da Shumer) infatti, chiamavano se stessi sag-giga, letteralmente "la gente dalla testa nera" e la loro terra Ki-en-gi, "luogo dei signori civilizzati". Il sistema religioso dei sumeri era un complesso pantheon abitato da centinaia di divinità. Secondo gli antichi testi religiosi, gli dei e gli esseri umani vivevano all’inizio dei tempi (dopo la creazione dell’Adam) insieme sulla Terra. Ogni città sumera era 'sorvegliata' da un proprio dio, e gli esseri umani erano impiegati come servi degli dei. (vedi tavolette cuneiformi sumere: “lulu” la corvee degli Dei). Tuttavia, quando si legge il mito della creazione sumero, ritrovato su una tavoletta di Nippur, un'antica città mesopotamica fondata secondo i dati ufficiali nel  cinquemila a.C., si apprende che La creazione della Terra secondo il testo dell’ Enuma Elish è avvenuta così:

“Quando in alto il Cielo non aveva ancora un nome,
E la Terra, in basso, non era ancora stata chiamata con il suo nome,
Nulla esisteva eccetto Apsû, l'antico, il loro creatore,
E Mummu e TiÄmat, la madre di loro tutti,
Le loro acque si mescolarono insieme
E i pascoli non erano ancora formati, né i canneti esistevano;
Quando nessuno degli Dei era ancora manifesto.
Nessuno aveva un nome e i loro destini erano incerti.
Allora, in mezzo a loro presero forma gli Dei”.

Dal racconto pare che nessuna delle divinità del pantheon sumero sia responsabile della creazione, anzi gli stessi dei sono parte della creazione, però poi qualcuno conferisce loro il potere di operare sul creato per “trasformarlo” a loro piacere.  La mitologia sumera sostiene che in principio gli esseri umani erano governati dagli Elohim. Questi esseri erano in grado di viaggiare attraverso il cielo in veicoli di forma rotonda o cilindrica. Successivamente alla loro permanenza sul pianeta, diedero origine ai Nephilim. Chi erano i Nephilim della Bibbia: divinità mezzosangue? Ma probabilmente anche gli antichi astronauti? Secondo i miti, gli Elohim sarebbero venuti sulla Terra per renderla abitabile al fine di sfruttarne le risorse minerarie, ed unendosi poi con "le figlie degli uomini" diedero origine ai Nephilim, comunemente conosciuti come "giganti"!  I testi antichi poi riferiscono che a un certo punto alcuni dei si ribellano contro i loro "comandanti":

“Quando gli dei, come gli uomini,
eseguivano il lavoro e ne pagavano le conseguenze
la loro fatica era straordinaria,
il lavoro pesante e l'angoscia era alta”.

Anu, il capo degli dei, convenne che il lavoro per i suoi sottoposti era davvero troppo grande. Suo figlio Enki (conosciuto anche come Ea) propose di creare un essere (lulu) che si sobbarcasse il lavoro degli altri dei. Così, con l'aiuto della sua sorellastra Ninki, crearono l'uomo per farne un lavoratore 'a loro immagine'.
I testi affermano che da  un Dio (Elohim) fu  estratto quel “quid che contiene l’immagine” (DNA) e successivamente innestato in un altro “terreno fertile” (mescolato con argilla).  Da questo materiale primordiale fu creato il primo essere umano, a somiglianza degli dei. La prima coppia umana fu creata è posta in  Gan-Eden, una parola sumera che significa “giardino recintato”. Nell'Epopea di Gilgamesh, Eden è menzionato come il giardino degli dei e si trova da qualche parte in Mesopotamia tra i fiumi Tigri ed Eufrate…

FONTI:

Tutto questo e molto altro lo potrete approfondire nel:

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