IL RISVEGLIO DEL CADUCEO DORMIENTE: la vera genesi dell'Homo sapiens

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VIDEO SINOSSI DELL'UOMO KOSMICO

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Con questo libro Marco La Rosa ha vinto il
PREMIO NAZIONALE CRONACHE DEL MISTERO
ALTIPIANI DI ARCINAZZO 2014
* MISTERI DELLA STORIA *

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LA NUOVA CONOSCENZA

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GdM

sabato 30 settembre 2017

IL TUMORE AL PANCREAS E L'IMPORTANZA DELLA DIAGNOSI PRECOCE




Tumore al pancreas, verso la diagnosi precoce

Difficilmente diagnosticabile se non quando è già in fase avanzata, il tumore al pancreas colpisce ogni anno oltre 10.000 persone solo in Italia. Grazie a un nuovo test su sangue però, l'inversione di rotta potrebbe essere vicina: è stato infatti identificato un nuovo biomarcatore potenzialmente utile nella diagnosi precoce. Si tratta della trombospondina-2, una molecola che, associata a una già nota, il CA19-9, è capace di rivelare correttamente il cancro in fase iniziale. Il risultato, pubblicato sulle pagine di Science Traslational Medicine, è stato raggiunto dai ricercatori della Perelman School of Medicine, dell'Università della Pennsylvania. Negli ultimi anni la ricerca ha fatto enormi progressi, tanto che per molti tipi di cancro – come quelli al seno, al colon o della cervice – è ormai possibile un'individuazione precoce. Al contrario, per i pazienti con cancro del pancreas la diagnosi arriva quasi sempre troppo tardi, complici i sintomi inizialmente silenti o poco specifici, che si rivelano in tutta la loro gravità quando non è più possibile intervenire chirurgicamente. Al fine di identificare dei marcatori capaci di rivelare precocemente il cancro, i ricercatori hanno prelevato da soggetti con adenocarcinoma duttale (tra le forme più comuni di tumore al pancreas) cellule malate di fase tardiva e, grazie a una tecnica di riprogrammazione genetica, le hanno riportate a uno stadio simile a quello delle staminali. Le hanno, in sostanza, ringiovanite. In seguito gli scienziati hanno forzato le cellule a ripercorrere la naturale progressione della malattia e individuato le proteine secrete nella fase iniziale, testate come potenziali biomarcatori per questa tipologia di tumore. La trombospondina-2 (THBS2) è risultata il migliore biomarcatore di fase iniziale tra quelli osservati, emersa dall'analisi di pazienti con cancro a diversi stadi di sviluppo, pancreatite e controlli sani. Gli scienziati inoltre, hanno scoperto che la combinazione della trombospondina-2 con un altro biomarcatore il CA19-9 (rivelabile in concentrazioni maggiori nelle fasi tardive, ma possibilmente presente anche prima e nelle pancreatiti), consente di identificare correttamente la malattia nelle fasi iniziali. L'uso combinato dei due marcatori permettere inoltre un'accurata differenziazione rispetto alle pancreatiti. Il test sarà ora validato sui campioni di sangue forniti prima della diagnosi e in seguito, la sua efficacia sarà valutata anche in soggetti predisposti geneticamente o ad alto rischio di sviluppare la malattia, nonché in soggetti con diabete diagnosticato dopo i 50 anni (considerato un fattore di rischio per la patologia). Un importante passo avanti che, concludono i ricercatori, potrebbe garantire ai pazienti con tumore al pancreas non solo una diagnosi precoce, ma anche un migliore trattamento e una prognosi decisamente meno infausta.


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LA VERA "GENESI" DELL'UOMO E' COME CI HANNO SEMPRE RACCONTATO? OPPURE E' UNA STORIA COMPLETAMENTE DIVERSA?

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mercoledì 27 settembre 2017

MOLECOLE "PREBIOTICHE" E... PANSPERMIA

Rappresentazione artistica della molecola organica scoperta intorno a una giovanissima stella (fonte: ESO/L. Calcada) © Ansa


SEGNALATO DAL DR. GIORGIO PATTERA (BIOLOGO)

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Un ingrediente della vita intorno a una giovane stella: Situazione simile all'alba del Sistema Solare ?

Una molecola organica considerata uno dei mattoni alla base della vita è stata vista tra le polveri e i gas che circondano una giovanissima stella simile al nostro Sole. La scoperta, che si deve al radiotelescopio Alma dell'Osservatorio Europeo Australe (Eso), è pubblicata sulla rivista Monthly Notices of the Royal Astronomical Society e suggerisce che una qualcosa di simile possa essere accaduto anche all'alba del Sistema Solare.  Due i gruppi di ricerca che hanno contribuito a questo risultato fra Italia e Spagna, Paesi Bassi e Gran Bretagna. Il primo è coordinato da Víctor M. Rivilla, dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) di Firenze, e Rafael Martín-Doménech, del Centro de Astrobiología di Madrid; il secondo è guidato da Niels Ligterink, dell'osservatorio di Leida, e da Audrey Coutens, dell'University College London. Entrambi hanno utilizzato le 66 antenne del radiotelescopio Alma (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array), che si trova sulle Ande cilene, puntate sul sistema stellare multiplo IRAS 16293-2422. E' qui che, attorno a una stella in formazione, sono state riconosciute le molecole di isocianato di metile.


"Siamo entusiasti del risultato raggiunto perché queste protostelle sono molto simili al Sole all'inizio della sua vita e le condizioni sono adatte alla formazione di pianeti di tipo terrestre", hanno rilevato Martín-Doménech e Rivilla. "Avendo trovato molecole prebiotiche in questo sistema - hanno aggiunto - possiamo comprendere meglio come la vita abbia avuto inizio sul nostro pianeta".

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venerdì 22 settembre 2017

ANTICHI MICRORGANISMI SU MARTE ?




I vulcani di Marte nascondono indizi su microrganismi esistiti in passato?

Uno studio intitolato Amazonian Volcanism Inside Valles Marineris on Mars della Czech Academy of Sciences ha esaminato la Valles Marineris, un famoso canyon lungo 4.000 Km per trovare segni di un'attività geologica recente, con la speranza di identificare fossili contenenti i segni di una vita passata sul suolo marziano. I ricercatori hanno cominciato ad esaminare il Coprates Chasma Canyon, uno dei punti più bassi della Valles Marineris che ospita oltre 130 vulcani e colate di lava solidificata. L'analisi è stata condotta grazie al Mars Reconnaissance Orbiter che ha permesso di concludere che i vulcani eruttavano lava e non fango. Inoltre è stata notata una certa somiglianza con i vulcani presenti sulla terra, in quanto comparivano in maggior numero sopra le fratture del suolo, dove era possibile un passaggio del magma dal sottosuolo alla superficie. Un grande sorpresa è stata la scoperta dell'età di questi vulcani: sarebbe stimata tra i 200 e i 400 milioni di anni, il che li classifica come molto giovani rispetto a vulcani più anziani del pianeta rosso risalenti a 3,7 miliardi di anni fa. Inoltre l'analisi delle rocce vulcaniche avrebbe evidenziato un alto contenuto di silice SiO2 che include sostanze simili all'opale (che è silice idrata, ovvero contiene fino al 20% di acqua). Sulla terra sono stati trovati microrganismi all'interno dell'opale, dunque la loro presenza nel Coprates Chasma Canyon potrebbe darci degli indizi su forme di vita passate sviluppatesi su Marte. Il Coprates Chasma Canyon sarebbe un ottimo posto per l'atterraggio di un futuro Mars Rover secondo questa recente ricerca sulla Valles Marineris e la speranza degli studiosi è che la regione venga presa in considerazione in una futura missione spaziale.

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lunedì 18 settembre 2017

LA COMPRENSIONE DEL LINGUAGGIO GIA' NEL GREMBO MATERNO


 
I primi segni del linguaggio nel grembo materno:

Lo sapevate che ancor prima della nascita, quando si è nel grembo materno, il linguaggio umano potrebbe iniziare a svilupparsi ? Tutto ciò sarebbe stato evidenziato da un recente studio pubblicato dalla rivista Neuro Report.  Un team di ricercatori dell'Università del Kansas di Lawrence (Usa), ha scoperto che un mese prima di venire al mondo i nascituri sarebbero già in grado di distinguere la lingua di chi parla con loro. È stato effettuato un esperimento su 24 donne che si trovavano all'ottavo mese di gravidanza. Con uno strumento di rilevazione chiamato MCG magneto - cardiogramma, gli studiosi hanno rilevato sui feti nel grembo materno,  diverse letture del ritmo cardiaco e movimenti del nascituro mentre facevano ascoltare alle partecipanti, tramite un altoparlante, le registrazioni della voce di una persona, che parlava prima in lingua inglese, a loro familiare, e poi in giapponese a loro sconosciuta. Durante l'esperimento la frequenza cardiaca dei feti subiva appunto delle variazioni appena si passava dall'inglese (lingua della madre) al giapponese (lingua sconosciuta alla madre). Contrariamente, con una registrazione inversa da giapponese ad inglese, le frequenze cardiache rimanevano inalterate. Gli esperimenti come questo  dimostrano come i nascituri siano in grado di distinguere i diversi tipi di linguaggio, rivelandolo  mediante la variazione del battito cardiaco, sicuramente stimolato da una reazione del cervello che già distingue la lingua nota e quella ignota. Quindi il feto sintonizza le sue capacità ricettive ancor prima della nascita, basandosi sui segnali vocali acquisiti nel tempo di gestazione e già udibili all'interno dell'utero.

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mercoledì 13 settembre 2017

IL PLASMA MARINO: SORGENTE DELLA VITA


Plasma Marino. Il più naturale ed efficace rigeneratore cellulare al mondo

“Il mare guarisce le malattie degli uomini” (Euripide, 2500 anni fa)

Il plasma marino è una speciale soluzione di acqua di mare purissima che contiene la quasi esatta combinazione e concentrazione di minerali ed elementi traccia del plasma sanguigno ed un contenuto di sodio che equivale a quello del sangue. Come risultato le nostre cellule ricevono tutti i nutrimenti di cui hanno bisogno nella perfetta misura con effetto di rigenerazione, depurazione e ringiovanimento profondo. Per questo motivo assumere il plasma marino è molto più efficiente rispetto al consumo di magnesio, zinco e qualunque altro minerale assunti singolarmente. Trova applicazione in moltissime condizioni di salute dato che il plasma marino permette e accelera la naturale autoguarigione del corpo. Le cellule vengono nutrite nella soluzione originaria che ha permesso la formazione della vita sul nostro Pianeta, avviene una naturale alcalinizzazione che elimina le scorie acide metaboliche e le tossine, si ripristinano gli elettroliti essenziali per gli scambi tra le cellule e le reazioni enzimatiche, le ghiandole endocrine tornano in equilibrio e si rinnova il plasma sanguigno “sporco” con un nuovo plasma. Il Dr. Alexis Carrel, è uno degli esempi più famosi a riguardo. Al Rockefeller Institute for Medical Research, mantenne in vita il cuore di un pollo per circa 30 anni in una soluzione salina (che conteneva minerali nelle stesse proporzioni di quelle del sangue del pollo) che egli rinnovava tutti i giorni. Arrivò alla conclusione che “la cellula è immortale” se sottoposta al giusto ambiente. Questo mostra l’enorme potere rigenerativo del plasma marino. Molti ricercatori, fra cui il Dr. Joel D. Wallach di fama internazionale, sostengono che l’assenza di un singolo minerale necessario all’organismo può determinare sino a 10 diversi sintomi patologici. Infatti René Quinton dimostrò che il plasma marino permette la completa rigenerazione del sangue nei mammiferi. In un primo esperimento osservò infatti che un cane quasi completamente dissanguato, dopo una iniezione di plasma sanguigno aveva una rapida ricostituzione del fluido sanguigno. Dopo l’iniezione, il cane era di nuovo in piedi. Due settimane più tardi, i risultati di sangue prelevati mostrarono che il sangue era normale e più ricco di prima dell’esperimento.   

plasma marino sanguigno:

E’ stato scoperto nel 1904 dal biologo e fisiologo francese René Quinton ed è chiamato così perché è molto simile al plasma sanguigno umano. Quinton, che lavorava al Laboratorio di Patologia Fisiologica al Collegio di Francia, studiò l’origine comune a tutte le forme di vita e iniziò a ipotizzare delle spiegazioni biologiche su alcune funzioni metaboliche dell’organismo umano. Dimostrò che l’acqua di mare, adeguatamente formulata e in determinate condizioni, è virtualmente identica al plasma sanguigno dei mammiferi. Quinton mostrò che il plasma marino è l’unica sostanza al mondo che insieme al sangue e i liquidi organici riesce a mantenere in vita i globuli bianchi. Nessun’altra sostanza chimica riprodotta in laboratorio è in grado di farlo. E’ inoltre assolutamente atossica sia bevuta che iniettata per endovena.

René Quinton:

Con l’assistenza di molti eminenti medici, agli inizi del ’900 René Quinton impiegò con successo l’acqua di mare come agente di guarigione su migliaia di pazienti in Francia, Belgio e in Egitto con enorme successo. Dopo 4 anni di studi clinici e di ricerca pubblicò i risultati in varie pubblicazioni scientifiche e nel suo libro “L’eau De Mer, Milieu Organique” (“L’acqua di mare, ambiente organico”), pubblicato nel 1904.

Fino al 1975 il plasma marino era incluso nel dizionario francese Vidal destinato ai medici per molte patologie tra cui:

Gastroenteriti

Tossicosi

Eczema

Psoriasi

Anoressia

Anemia

Stanchezza surrenale

Affaticamento

Trattamento prenatale (prevenzione degli aborti)

Parti prematuri

Vomito in gravidanza

Costipazione

Dissenteria

Tubercolosi polmonare

Sclerosi a placche

Infezione utero-genitale

Raffreddore

Rinite

Sinusite

Orticaria

Allergia

Uno studio del 2016 pubblicato sulla rivista Evidence Base Complementary Alternative Medicine dimostra che il plasma marino “può aiutare a superare specialmente problemi di salute correlati allo stile di vita come le malattie cardiovascolari, diabete, obesità, cancro e problemi della pelle.”

1. Nutre le ghiandole endocrine. Tiroide e surrenali sono ghiandole in stretta relazione tra loro e che sono molto sensibili alla carenza di minerali ed elettroliti nel corpo. Il plasma marino ripristina le scorte di minerali e permette il corretto ambiente in cui le ghiandole possono funzionare.

2. Alcalinizza. I minerali sono gli alcalinizzatori naturali per eccellenza. Quando il pH del corpo diventa troppo acido a livello cellulare, la membrana cellulare si chiude. Diventa ermetica. Il plasma marino aiuta a ripristinare l’equilibrio acido-basico del corpo e riequilibra la carica elettrica delle cellule che possono così cedere tossine, assorbire nutrienti e rigenerarsi.

3. Carenze nutrizionali. Lo stress continuo nella nostra società, l’impoverimento dei terreni e il consumo di zucchero raffinato ha portato ad una profonda privazione di minerali nell’organismo umano. Come conseguenza assistiamo ad una carenza nutrizionale diffusissima tanto che viene stimato che l’80% della popolazione è carente di minerali essenziali come magnesio e zinco. Il plasma marino contiene tutti i minerali nel corretto rapporto tra loro e quindi nutre le cellule in profondità. In particolare è utile, non solo per chi soffre di anoressia e astenia, ma anche per l’anemia dato che stimola la rigenerazione del sangue (grazie in particolare al ferro e rame). Inoltre alcuni minerali contenuti nel plasma marino sono costituenti di vitamine, come il cobalto nella vitamina B12 e la carenza di questa vitamina è molto diffusa nella popolazione (sia vegetariana che onnivora).

4. Sostiene gli sportivi. Coloro che fanno sport e attività fisica regolare devono reintegrare i minerali persi attraverso la sudorazione e la produzione di energia. Se questo non avviene si osserva un calo delle prestazioni dato che i mitocondri delle cellule e l’omeostasi non funzionano perfettamente. L’assunzione di plasma marino è ideale per la sua dimostrata azione sui mitocondri, la regolazione omeostatica e la remineralizzazione.

5. Anticancro. Gli scienziati hanno dimostrato che il plasma marino svolge una azione preventiva contro il cancro. E’ stato osservato in un altro studio che inibisce la propagazione delle cellule del cancro al seno.

6. Malattie cardiovascolari. E’ stato dimostrato che il plasma marino fornisce protezione dalle malattie cardiovascolari riducendo i livelli di colesterolo totale, trigliceridi, indice aterogenico e malondialdeide (MDA), aumentando la capacità antiossidante equivalente del trolox nel siero (TEAC). Il meccanismo molecolare della sua protezione cardiovascolare avviene attraverso la regolazione dei recettori delle lipoproteine a bassa densità epatica (recettori LDL) e sull’espressione del gene CYP7A1 [5].

7. Alzheimer. Uno studio internazionale eseguito nell’ospedale di Catanzaro guidato dal Dr. Lacava ha fatto assumere oralmente plasma marino isotonico a 36 pazienti con gravi disturbi cognitivi (Alzheimer, demenza) per un mese. I risultati hanno mostrato che la sintomatologia e la necessità di trattamenti medici erano notevolmente diminuiti. I ricercatori commentano che “L’acqua di mare isotonica, avente una composizione qualitativamente e quantitativamente identica al fluido extracellulare, può determinare un meccanismo di regolazione favorevole nello scambio tra il plasma, interstiziale e settore intracellulare partecipando al ripristino della stessa funzionalità cellulare. Un uso coerente e adeguato di plasma marino, nei pazienti anziani, può quindi contribuire a ripristinare una corretta omeostasi dell’organismo.”

8. Pressione e colesterolo alti. Diversi studi hanno dimostrato che il plasma marino può ridurre la pressione alta grazie alla particolare combinazione di minerali. Avviene anche una riduzione del colesterolo e degli accumuli lipidici nel fegato.

9. Eczema e psoriasi. Uno studio che ha coinvolto pazienti con sindrome da eczema / dermatite atopica, ha mostrato che se trattati con plasma marino si osserva un miglioramento dei sintomi cutanei quali infiammazione, lichenificazione e frattura della pelle. I ricercatori hanno commentato che solitamente i pazienti con questo tipo di problemi della pelle presentano uno squilibrio di diversi minerali essenziali nei capelli, e alcuni presentano metalli tossici. L’assunzione di plasma marino ha ripristinato i minerali essenziali come il selenio e ha ridotto i livelli di metalli tossici come il mercurio e il piombo nei pazienti trattati.

10. Osteoporosi. Gli organi hanno bisogno di minerali per funzionare e se non ci sono i minerali disponibili nella nostra alimentazione, il corpo li cerca nelle ossa e nei muscoli. Poiché le ossa hanno bisogno di un apporto bilanciato di magnesio calcio e fosforo, se questi mancano può verificarsi l’osteoporosi.

11. Soluzione più bilanciata e completa di minerali. Nessun sale minerale è indipendente dagli altri, tutti interagiscono direttamente o indirettamente con gli altri elettroliti. Ogni volta che assumiamo minerali isolati solleviamo problemi di opposizione tra minerale e minerale, e si accentua lo squilibrio interno. In natura non esistono elementi isolati. Il plasma marino contiene 76 elementi ovvero quasi tutti i minerali ed elementi traccia in forma perfettamente bilanciata e sinergica. Nel libro di Ariane D’Aragon intitolato “Eau de mer, eau de la vie Rien de mieux pour regénérer le corps” troviamo numerose testimonianze di medici naturopati e complementari sul plasma marino. “Questa è l’unica fonte di minerali che uso – spiega Johanne Béliveau, naturopata presso la Clinica di Naturopathie S.te-Thérèse in Quebec – C’è una grande varietà di vendita di minerali nei negozi di alimenti naturali e farmacie, ma molti di loro non possono essere assimilati dal corpo umano. Ad esempio, si vende la Dolomite, un tipo di roccia, come fonte di calcio. Ma anche se riduciamo questa roccia in polvere, il calcio non entra purtroppo nelle nostre cellule. Le sue molecole sono troppo grandi. Restano attorno alle nostre cellule. Questo crea depositi ed acidifica il corpo. Al contrario, i minerali contenuti nel plasma marino sono facilmente assimilati anche quando qualcuno ha grossi problemi di salute e una digestione fragile. Ho pazienti che avevano il cancro i quali, prendendo tre fiale al giorno per un lungo periodo di tempo hanno avuto risultati molto sorprendenti. C’è stata davvero una significativa riduzione delle metastasi. Non ho visto niente di meglio per rigenerare il corpo.”

12. Gravidanza. In gravidanza è utile, secondo gli studi di Quinton, per prevenire aborti, ridurre la nausea e partorire bambini in ottima salute.

Come viene prodotto il Plasma Marino:

René Quiton ha scoperto che il plasma marino si ottiene prelevando acqua di mare a dieci metri dal fondale e 30 metri dalla superficie in presenza di vortici e in condizioni di alta marea. Il plasma marino Sea-AquaCell viene raccolto al largo di Saint Malo in Bretagna (Francia) una delle più ampie maree d’Europa, fino a 12 metri, contraddistinta da un’attività di profondo “scuotimento” dell’acqua, che ne garantisce ovviamente una altissima qualità e vitalità.

L’acqua così prelevata viene filtrata a freddo a 22 micron in ambiente sterile senza aumento di temperatura e senza contatto con oggetti metallici né processi elettrici, al fine di conservare intatto “l’ambiente vivente” e l’altissima qualità vibratoria informazionale.

Controindicazioni:

Il plasma marino isotonico non apporta alcun effetto indesiderato. Il plasma marino ipertonico è invece controindicato in caso di insufficienza renale, disturbi cardiaci, negli anziani e in gravidanza.

Modo d’uso:

Esistono due preparazioni di plasma marino: quella isotonica che ha una concentrazione identica al plasma sanguigno e quella ipertonica che contiene una concentrazione tre volte maggiore di minerali e oligoelementi.

Acquistando la soluzione ipertonica si può produrre anche la soluzione isotonica diluendola in un rapporto 1:2 ovvero per ogni litro di plasma marino ipertonico si aggiungono due litri di acqua di fonte.

plasma marino isotonico:

Il modo d’uso consigliato del plasma marino è di 10ml al giorno nei bambini ed anziani, e 40ml al giorno negli adulti da bere direttamente o da diluire in un bicchiere d’acqua a stomaco vuoto 30 minuti prima dei pasti. Può essere assunto a breve termine per diverse settimane o mesi, o regolarmente durante l’anno, in base alle esigenze individuali. Per patologie gravi e ad esempio per l’ernia al disco si può bere anche 1000 ml di soluzione isotonica al giorno senza rischi per la salute. La scelta se usare la soluzione isotonica o ipertonica dipende dalla situazione di salute da trattare. Il plasma marino isotonico si usa per condizioni di iper-attività come pressione alta, ipertiroidismo, sport, anziani, bambini e gravidanza. Il plasma marino ipertonico si usa per condizioni di ipo-attività come debolezza, affaticamento surrenale, anziani. Va assunta al mattino e non alla sera. Per i problemi di pelle, si può imbevere una garza con il plasma marino isotonico e la si applica localmente nella zona da trattare. Va mantenuta umide e sostituite regolarmente. Il plasma marino isotonico può essere usato anche per via rettale o vaginale con un clistere. Ottimo per trattare le infezioni uro-genitali e per i lavaggi intestinali e idrocolonterapia. L’assunzione di plasma marino isotonico per via endovenosa può essere praticata solo da medici ed infermieri professionali. “Le leggi e i principi della fisiologia non hanno nulla a che spartire con questo commercio della salute, ci sono ben poche cose che bisognerebbe avere nella propria farmacia: argille, ortica, prodotti dell’alveare, plasma marino e piante medicinali, tutto il resto non é che commercio.”

Prof. Marc Henry dell’Università di Strasburgo

Riferimenti e Bibliografia:

 1. Ariane D’Aragon. Eau de mer, eau de la vie Rien de mieux pour regénérer le corps.

 2. Professeur Marc Henry Professeur des Universités à Strasbourg. Absorption des mineraux

 3. Samihah Zura Mohd Nani et al. Potential Health Benefits of Deep Sea Water: A Review. Evid Based Complement Alternat Med. 2016; 2016: 6520475.

 4. American Medical Directors Association (AMDA). Dehydration and fluid maintenance in the long term care setting. American Medical Directors Association 2009.

 5. Weinberg AD, Minaker KL. Evaluation and management in older adults. JAMA, 1995.

 6. Necessità di un corretto equilibrio idroelettrolitico nell’anziano con Demenza: R. Lacava et al. 58° Congressso Nazionale S.I.G.G. Nov 2013.

 7. Il Plasma marino come regolatore omeostatico nella demenza di Alzheimer; R. Lacava et al. 14° Congresso Nazionale di Psicogeriatria A.I.P. Aprile 2014.

 8. QUINTON, René. L’eau de Mer milieu organique (1912: Ed. Masson) Reprinted: Ed. ENCRE 1995

 9. QUINTON, René & Dr. Robert SIMON. Seawater: injected subcutaneously in the treatment of pulmonary tuberculosis. Paris, Éditions de la Revue des Idées 1906 Translated from the French by the Ocean Plasma Team

 10. Sheu MJ et al. Deep sea water modulates blood pressure and exhibits hypolipidemic effects via the AMPK-ACC pathway: an in vivo study. Mar Drugs. 2013 Jun 17;11(6):2183-202. doi: 10.3390/md11062183.

 11. Ha B. G. et al. Stimulatory effects of balanced deep sea water on mitochondrial biogenesis and function. PLoS ONE. 2015;10(6)

IL RISVEGLIO DEL CADUCEO DORMIENTE – di Marco La Rosa (Ed. OmPhi Labs 2015) cap. IV – da pag. 78 a pag. 82: Il plasma marino sorgente della vita.



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